Carriera da calciatore: Dopo la trafila in una squadra giovanile della sua città, approda a 17 anni a Francavilla, dove, dopo l'esperienza in Primavera, debutta in prima squadra in C1. Poi il passaggio al Chieti, in C2, e poi a Penne dove resta cinque stagioni. Poi comincia a girare l'Italia: Lanciano in Eccellenza, Forlì in D, Tivoli in C2, Cavese in D
e Montevarchi in C2.

Dopo una lunga carriera, Oscar si rimette in gioco con questa esperienza a Cervia, dove ha scelto personalmente di venire "per dimostrare che sono ancora un giocatore valido. Mi interessa l'attenzione verso il gioco del calcio e le telecamere saranno solo un mezzo per il calcio". La sua infanzia è scandita da due situazioni che gli cambiano la vita: la separazione dei suoi genitori, avvenuta quando lui aveva dieci anni, gli forgia il carattere di ragazzo caparbio e testardo, ma anche altruista e sensibile; l'insistenza di un suo compagno di scuola permette ad Oscar, all'età di otto anni, di entrare nella scuola calcio di una società della sua città, dove viene cresciuto da un istruttore che sarà per lui non solo l'allenatore ma anche una sorta di secondo padre. Lì viene notato dai dirigenti del Francavilla. Nella vita di Oscar c'è anche un anno di volontariato con la Caritas alla mensa di una chiesa di Pescara, che riflette anche il suo forte senso religioso. Ha come hobby il tennis, la lettura di saggi di psicologia, il collezionismo di monete e la  musica italiana. Ama viaggiare per conoscere nuove culture. Odia i gatti, non ha tatuaggi. Non si separa mai dal suo portafortuna: un rosario regalatogli dalla sua ex fidanzata.