ATLETICO VICENZA: LE PAGELLE
        0' CORE E NAPULE- ATLETICO VICENZA (05/02/2005)

PERON

Finito il lungo letargo messicano Mr clinica mobile si è deciso a tornare a fare il portiere (di notte, visto il primo tempo)…. Al primo intervento ci delizia col suo pezzo forte “Saponette per tutti”. Banale la scusa, aveva dimenticato di scattarrare sui guantoni non giustamente conditi dalle sue sostanze. Non è esente da colpe sul goal, anzi. Nel secondo tempo, dopo aver dichiarato di non venire più, regala una delle prestazioni migliori. Recupera punti con un paio di interventi degni di un certo MarcAngelaccio…nel finale salva la faccia alla squadra evitando il 3 a 1.

Genio e sregolatezza. Voto: 6 +

CONTI

Parte bene. Strano a dirsi. Copre la fascia con interventi di testa, di piede e raddoppi di marcatura, va bhè non esageriamo troppo. Allo scoccare del 20° minuto del primo tempo finalmente il vero Gigi. Al primo rimbrotto perde la testa esce a mo’ di dodicenne immaturo dicendo che ce l’hanno tutti con lui…Eppure non gli abbiamo ancora detto che è brutto, piccolo e nero. Il Vezza se lo coccola nell’intervallo convincendolo a rientrare, anche lui promette di non venire mai più, millantando tornei a sopresse e hooligans. La squadra ringrazia. Ma nel secondo è in campo e se non altro ci mette il cuore come tutta la squadra. Che lo ringrazia nuovamente.

Insostituibile. Voto: 6

MELLONI

Si presenta negli spogliatoi a meno 10 minuti dall’inizio del match con un colore tipo Porto Cervo d’agosto. Inventa scusa irripetibili per il ritardo. Tra l’altro le stesse da almeno un paio d’anni. Dopo di che tiene un monologo per circa i 10 minuti restanti all’inizio su quanto sono puttane le donne. Impagabile. Nella difesa a 4 fa il libero, così come nella vita. Grazie Holland. Grazie Orgasmus. In campo pensa di giocare alla play, schiaccia X, ma il pallone non va a finire nelle gambe degli omini della stessa squadra. La verità è che nonostante l’eleganza non ha le forze. Meglio nel secondo tempo, ha anche il merito di sostituire degnamente il Fagna.

“Libero”. Voto: 6,5

ERARIO

Dimostra a tutti cosa significhi sacrificarsi per la squadra andando a ricoprire un ruolo mai stato suo prima di allora. Il buon Fa. Alcool nelle vene e nel cervello. Ma ormai si sa, lui per giocare bene deve dilaniarsi la sera prima. E tante grazie da parte del buttafuori del Salotto Sonico, che per 5 euro gli hai massacrato i coglioni tutta la sera. Viene messo in marcatura sul temutissimo MarcImperatoreAngeloide , e considerando la differenza di stazza non fa rimpiangere gli assenti. Per INFO sul retropassaggio per mandare in gol i centravanti avversari rilascia comunque ripetizioni il giovedì al Real Pasin. Gratis. Nel complesso tra i migliori in campo.

Esemplare. Voto: 6,5

DAL TOSO

L’atleta. Lui che annovera tra le sue doti migliori 10 anni di atletica non può ancora vantare uno stato di forma eccelso, o meglio la forma c’è e si vede, soprattutto nel fondoschiena e girovita. Le sue prestazioni sono ancora altalenanti. Le galoppate sulla destra ci sono, come sempre e spesso a caso, ma non ci facciamo più caso, tanto non capirebbe comunque. Nel finale in piena crisi respiratoria avrebbe pagato qualsiasi cifra per farsi sostituire ma il magnanimo Alfio gli da il cambio gratis.

Cavallo a dondolo. Voto: 6 +

BUSATO

Il sondaggio lanciato sul sito aggiornato alle ore 17.04 del 07.02.2004 sembra dargli ragione…e si è suo il culo più cliccato dell’atletico. Ed in campo si vede. Fa quello che può ma è visibilmente sovra peso. Dovrebbe allenarsi 8 giorni alla settimana per 10 ore al giorno ed imitare Pannella o la Bonino nei loro momenti di follia. Sciopero della fame e soprattutto della sete. I compagni hanno uno stato di forma aberrante, lui peggio. Al momento è ottimo solo per la casa del Grande Fratello. Culo grosso e tanto divano. Provare a chiedergli cosa pensasse quando gli avversari lo superavano camminando con una gamba sola e legandosi le scarpe. Per la cronaca lui stava scattando.

Tartaruga pachidermica. Voto:6

TODESCATO

Per una volta dobbiamo parlare bene di un giocatore. Beppe Rambo Gattuso Traversa Todescato c’è. E si vede. E si sente. Soprattutto il suo fiato, chiaramente non dei migliori, sul collo degli avversari. Non molla un attimo e per definizione è sempre sotto. E sotto lo è anche nei confronti degli avversari. A noi è piaciuto molto, lavoro oscuro, molti palloni toccati. Se trovassimo qualcuno che riuscisse a piallarlo, a smussarlo un attimo nei piedi e nelle movenze potrebbe anche diventare un giocatore di calcio.

Perno. Voto: 7-

DE PRETTO

Alla fine della partita si è lamentato dicendo che lui con la nebbia non riesce ad esprimersi ma considerando che c’era un sole che accecava siamo arrivati alla conclusione che la nebbia c’era si ma solo sono nei suoi emisferi. Guizzi di lucidità con buoni passaggi ed assist alternati con momenti di piena assenza dal gioco. Nel complesso una prestazione buona. Dai Rambo puoi fare di più!

Sonnambulo. Voto: 6 +

PLUMITALLO

Il povero Afio la cosa migliore che fa è sedersi in panchina alla metà del secondo tempo. Anzi è stato fantastico, non potendo più prendersela con nessuno, ricordiamo nel suo score già tre avversari massacrati e oramai tutti i compagni con i coglioni gonfi, si sfoga con la panchina a manate e urla. La vecchiaia gioca sempre brutti scherzi. Se ci confessasse che ha l’alzaimer almeno daremo una spiegazione alle sue prestazioni. Non tocca un pallone, vero, ma forse dovrebbe capire di partire prima del lancio e soprattutto del difensore. Si riscatta quando rientra con un paio di buone giocate, e come al solito ci mette tanto cuore. Rimane solo quello.

Mitico. Voto: 6 +

SORICE

Chiaramente in una sola settimana non si possono pretendere grossi miglioramenti del suo stato di forma, anche se notiamo l’impegno. Sicuramente meglio che con l’Ospedaletto  si procura il rigore e nel finale impegna il portiere di testa ma gli manca ancora l’incisività dei giorni migliori. Da applausi quando rinnega, davanti al direttore di gara, suo padre, che da dietro le transenne apostrofava l’arbitro con epiteti irripetibili.

Napoletano. Voto: 6 +

GALVANIN

Il fardello che deve portare ricoprendo le figure di giocatore, capitano, presedente e mister è pesantissimo e i compagni sicuramente non gli danno una mano. Comincia per questo la partita molto nervoso, e la finisce nervosissimo. Che fosse bravo di piedi questo lo  sapevamo tutti ma che avesse doti nascoste anche di testa anzi di testata a qualcuno era sfuggito. Si trasforma per un secondo in Don Zauker, e come il migliore asso di coppe scende lasciando il segno. Matita rossa. Su viso pallido. L’arbitro gli mostra il cartellino (sempre rosso) e per lui la partita finisce con 5 minuti di anticipo. Il problema è il riposo assicurato per almeno 13 o 14 domeniche conoscendo la dirigenza affettuosa dell’AICS.

Mai a spade. Voto: 5

PASSERA

Ma cosa ha il bomber quest’anno….non segna più….certo che ci aveva abituato bene coi suoi 25/30 goals a stagione ed è per questo forse che siamo così esigenti con lui. A onor del vero è da dire anche che i palloni giocabili sono pochissimi. Sfortunato nel finale con una conclusione che si sarebbe sicuramente insaccata se un difensore avversario non l’avesse deviata di mano. I compagni aspettano fiduciosi. Lui non perde tempo invece per impermalosirsi a fine partita quando scherzosamente gli diciamo che vede la porta come la figa, cioè mai…..Dai non arrabbiarti, la squadra ti vuole bene.

Da ricostruire. Voto: 5/6

MISTER VEZZA, FAGNA, RABA

Il livello alcolico dei tre, rilevato al Campo di Bertesinella alle 14.05, secondo l’alcool test, era di circa 3,4 a testa. Si avvalgono di quello che era rimasto della squadra e del loro cervello, e di come magicamente l’aveva messa in campo il vero mister Passera. La triade non sbaglia un’offesa, ingiurie, risate e sberleffi ad incitamento dei compagni. Prova anche a non fare più venire Gigi a giocare, e stava per riuscirci, ma in consiglio decide che un giocatore di quel calibro non va perso. E rimedia come può. Da pokeristi consumati rimescolano le carte nel secondo tempo, dando spazio a tutti, e creando un casino così grande che non ci capiscono nulla ne i compagni ne gli avversari, ma soprattutto i loro gli artefici. Tanto che Raba per non saperne più si improvvisa guardalinee. L’unica cosa che gli tiene ancorati al suolo, nella rissa finale, sono i 5 punti sul ginocchio del Fagna e i chili di fango rappresi alle scarpe.

Encomiabili. Voto: 6,5

A cura di S.S.T.L.V.D.S. redazione sportiva dell'Atletico Vicenza